CREDIT GLORIOUS, società finanziaria TRUFFA ed il circolo degli avvocati di provincia conniventi
(Lioni, Barone, Menotti, Petillo e Scrofani) 

Credit Glorious si presenta come una società di servizi finanziari specializzata in soluzioni su misura, in particolare nel Trade Finance. Offre apparentemente servizi come lettere di credito, fideiussioni internazionali e altre soluzioni di finanziamento per imprese operanti nei mercati internazionali. Tra i servizi menzionati figurano anche soluzioni di investimento, consulenza e finanziamenti flessibili come i prestiti mezzanini. La società ha una presenza online con siti web (creditglorious.com e cgph.info), un profilo LinkedIn e un account su X (ex Twitter). 

IN REALTA’ dietro questa apparente facciata perbene, si nasconde un’organizzazione di truffatori guidata in Italia dall’AVVOCATO FEDERICO LIONI, un avvocato da strapazzo vero esecutore materiale dei comandi di DAGAN MOSHE LEVINZON, un israeliano che comanda la baracca da Israele concertando (e palleggiando) una serie di operazioni a leva finanziaria con LEVI CONSULTANTS di Lugano, la cui interfaccia è EMANUELE ROMANATO, personaggio poco chiaro e che, apparentemente in contrasto con i modi di fare deal di Levinzon, ne è in realtà un prolungamento artatamente creato per allungare sine die i tempi. 
A contorno di questi personaggi altri due gruppi di avvocati, uno di Lugano composto da avv.Cinzia Barone ed abogado Zulay Menotti (zulay.menotti@bluewin.ch e iuslexavv@gmail.com che non posseggono neppure un dominio email professionale) e un altro di Milano con distaccamento a Siracusa (Avv. FABRIZIO PETILLO (che guarda caso lavora con Lioni) e Avv. MARIA SCROFANI).

Questa organizzazione propone investimenti in un loro fondo per poi concedere un mutuo alle aziende a tassi di mercato apparentemente in linea col mercato; peccato che non si finalizzano!

Tuttavia, dietro questa facciata, si nasconde un'organizzazione di truffatori. In Italia, questa è guidata dall'avvocato Federico Lioni, che esegue gli ordini di Dagan Moshe Levinzon, un israeliano che gestisce le operazioni da Israele.
A riprova di questo legame i tanti video e contributi di Lioni sul sito di Credit Glorious.
Levinzon coordina operazioni di leva finanziaria con LEVI CONSULTANTS di Lugano, rappresentata da Emanuele Romanato.
Altri avvocati coinvolti includono Cinzia Barone e Zulay Menottu di Lugano, e Fabrizio Petillo e Maria Scrofani di Milano e Siracusa. 

In poche parole:

  1. Chiedono all’Azienda che vuole il mutuo di investire sul loro fondo garantendo l’erogazione del mutuo

  2. Dopo l’adesione ed il conferimento dei fondi inviano decine di mail per “aggiornare” sull'andamento del processo di erogazione che -guarda caso- si inceppa prolungando i tempi sine die, in un rimbalzo di responsabilità tra Credit Glorious ed i liquidatori individuati da LEVI Consultants

  3. L’Azienda NON ottiene niente se non l’avere esborsato fondi senza nulla in cambio! 

Credit Glorious non possiede NEPPURE i permessi dalla CONSOB per operare nei mercati finanziari italiani, sollecitare investimenti o svolgere attività simili.

Non ottemperando a questa norma che è IMPERANTE, ogni contratto di (pseudo) finanziamento è pertanto NULLO!

Si tratta di un'organizzazione dedita alla truffa, che mira a colpire individui spesso spinti dai loro stessi consulenti corrotti.

Un'azienda ha subito danni a causa dell'inadempimento degli accordi sottoscritti con loro.
Credit Glorious ha ricevuto oltre 150.000€ per la promessa di erogare un mutuo per liquidità tramite uno strumento d'investimento che non ha prodotto i risultati previsti. L'azienda non intendeva fare un investimento fine a sé stesso, ma partecipare a un programma strutturato per ottenere il finanziamento.

Il programma non è stato realizzato e la controparte ha giustificato l'inadempimento con il fallimento del "processo di monetizzazione" gestito da terzi (LEVI CONSULTANTS di Lugano, rappresentata da Emanuele Romanato).

Oltre 12 mesi di temporeggiamenti, rimpalli, tentativi negoziali infruttuosi con gli pseudo-legali, e citazioni in giudizio.

L'azienda ritiene che tale giustificazione non sia valida per esimersi dagli obblighi contrattuali e chiede la restituzione dell'investimento ed ha adito le vie legali. 

Dal punto di vista penale, si ritiene che la sollecitazione dell'investimento in Italia da parte di una società estera possa configurare violazioni delle norme a tutela del risparmio. Inoltre, si sospetta che gli advisor coinvolti abbiano concorso nell'operazione fornendo rassicurazioni infondate e sottovalutando i rischi. Resta da valutare la questione della giurisdizione italiana sulla controversia. 

QUINDI: se doveste incontrare questi personaggi e questo finto istituto finanziario, statene alla larga e denunciateli dopo avere ricevuto documenti relativi agli accordi che vi propongono alla CONSOB ed alle forze dell’ordine. 

Avv. Federico Lioni


Abg. Zulay Menotti


Avv. Petillo

Avv. Scrofani

Emanuele Romanato, Levi Consultants